• codici a Specchio, contributo

    Il G.I.P. presso il Tribunale di Roma disponeva il sequestro preventivo degli impianti e del profitto di reato di 11 Società attive nel settore della gestione dei rifiuti, tutte operanti nelle province di Frosinone e Latina.

    Successivamente, il Tribunale per il Riesame presso il Tribunale Ordinario di Roma, accoglieva le istanze di ricorso delle ditte e, in data 2 marzo 2017, annullava tutte le ordinanze del G.I.P..

    In opposizione a quest’ultimo provvedimento, il P.M. ha presentato ricorso dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione chiedendo l’annullamento dell’ordinanza del riesame.

    Dalla lettura degli atti appare singolare il dibattito tra i magistrati: il Tribunale per il Riesame evidenzia l’ intollerabile squilibrio di valutazione esercitato dai giudici dell’accusa e questi, a loro volta, sottolineano quanto sorprendente sia il revirement degli stessi giudici del Riesame che, in un caso analogo,  avevano precedentemente demolito la tesi caldeggiata nel provvedimento che si impugna.

    Pur reputando tali dinamiche estremamente interessanti, in questa relazione ci si concentrerà sugli aspetti prettamente tecnici inerenti la classificazione dei rifiuti che necessariamente deve obbedire a principi di ragionevolezza e scientificità.

    L’incipit di questa relazione tecnica è assunto da un intervento, pubblicato nel 2013 sul Corriere della Sera, del prof. Nicola Vittorio, ordinario di Astrofisica e Astronomia dell’Università di Roma Tor Vergata e coordinatore del Piano lauree scientifiche-Pls del MIUR, circa il fenomeno, dilagante in Italia, del cosiddetto analfabetismo scientifico.

    Il prof. Nicola Vittorio commentava la tendenza degli Italiani ad avere sempre meno confidenza con le scienze di base, fatto questo che rende meno intelligibili e quindi valutabili fenomeni della vita di tutti i giorni come per esempio Il progetto Stamina, gli Ogm, la sperimentazione animale, l’inquinamento di alcune produzioni di beni o di energia, l’elettromagnetismo, il trattamento dei rifiuti.

    Questa premessa appare quanto mai pertinente anche al caso in esame poiché ci si ritrova testimoni, nell’ambito di procedimenti giudiziari, di vicende davvero incresciose, per lo più causate da valutazioni tecniche che molto spesso si rivelano prive di fondamento e scientificità.

     

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